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Mattia Pasquale • 2024
L’incauta Ebe • 2018
Alfieri incontra (A)Mleto • 2011
Alf-ieri oggi Vittorio • 2009
Luci della Ribalta – Moncalvo
Tutto esaurito in Paradiso! • Moncalvo
Testo & regia di Delfino Pellegrino • Con Mario Li Santi & Silvana Nosenzo
Video Christian Piechaczek • Danza & Coreografia Laura Delfino
Scenografia Ottavio Coffano • Direzione Tecnica di Giuseppe Li Santi, Niccolò Li Santi, Francesco Renna
Ad ogni alba, assassini gallonati e non, aristocratici del potere, straricchi si spingono, tra il lustro e il brusco, nel sistema, governandolo senza scrupoli. Il grugno duro e sfacciato dei potenti e dei trionfanti non scandalizza più nessuno, si sa. Non Rocco, visionario benché scienziato, il quale dopo un interrotto lavoro di alchimia e scienza si insinuerà nei terminali di tutto il mondo, provocando una tale catastrofe che tutto colerà a picco come dopo un’esplosione di centomila bombe ai neutroni e i tremendi suoni delle trombe dei quattro Angeli dell’Apocalisse faran cadere tutte le ziqqurat che gravitano su questo pianeta. Quanti non lo sperano ancora oggi, forse più che prima? Qui accadrà, ma solo per poco. E sarà proprio in questo breve lasso di tempo che appariranno figure di potere come uno scaltro cardinale, una novizia mal riuscita, un ospite calcolatore e delinquente e una colf che, per amore, si finge ingenua ma come dea che esce dall’acqua sosterrà lo scienziato visionario fino alla fine. E qui i dialoghi, le azioni, i fatti produrranno situazioni ironiche, grottesche, dove affioriranno segreti, minacce e rivolte che congiungono amore e speranza, terrestrità e trascendenza cosicché l’irrefrenabile voglia di vivere e di cambiare le cose si elevano e si incontrano oltre i cirri fondendosi e originando una musica nuova che nessun pentagramma potrà mai esaurire.
Testo & regia di Delfino Pellegrino
Con Mario Li Santi, Diego Coscia, Carmen Pantaru, Simona Guasco, Silvana Nosenzo
Scenografia Ottavio Coffano • Direzione Tecnica di Alessandro Gallo, Nino. Perna, Francesco Renna
Un marito e una moglie il cui rapporto è ormai logoro da anni, vanno ad acquistare, ciascuno all’insaputa dell’altro, un androide, un robot iperumanizzato, indistinguibile sotto ogni aspetto dagli uomini, giacché fatto di carne e ossa. L’apparato di microcircuiti è invisibile e il programma di modalità è vasto. Una scheda ogni sette anni da inserire in un fianco e un telecomando col quale ogni desiderio è realizzato. Sesso, amore, colferia, cucina, lingue, dialetti, cultura e persino laurea. Si badi bene, però: tutto indotto. Un click e si sceglie cosa si vuole. Culminante e ironico è il momento di riflessione, temeraria e acre, tra l’amore indotto e l’amore spontaneo dei protagonisti e dei loro androidi. E’ tutto prevedibile, sotto controllo, mai dilemmatico, salvo un imponderabile vento che si abbatterà impietoso su androidi e soprattutto umani che indurrà a ricordare la celebre frase di A. Einstein “Dio non gioca a dadi con l’Universo!”.
Testo & regia di Delfino Pellegrino • Con Mario Li Santi & Silvana Nosenzo
Video Christian Piechaczek • Danza & Coreografia Laura Delfino
Scenografia Ottavio Coffano • Direzione Tecnica di Giuseppe Li Santi, Niccolò Li Santi, Francesco Renna
Che fare quando ci si trova rinchiusi per giorni in una suite all’ottantesimo piano di un hotel di lusso con porta inapribile, facciata a vetri ermetici e senza che nessuno alla reception risponda alle telefonate? Un uomo e una donna, imprigionati e prigionieri, ostaggio di un’aria condizionata, balorda e vigliacca…

