Ad ogni alba, assassini gallonati e non, aristocratici del potere, straricchi si spingono, tra il lustro e il brusco, nel sistema, governandolo senza scrupoli. Il grugno duro e sfacciato dei potenti e dei trionfanti non scandalizza più nessuno, si sa. Non Rocco, visionario benché scienziato, il quale dopo un interrotto lavoro di alchimia e scienza si insinuerà nei terminali di tutto il mondo, provocando una tale catastrofe che tutto colerà a picco come dopo un’esplosione di centomila bombe ai neutroni e i tremendi suoni delle trombe dei quattro Angeli dell’Apocalisse faran cadere tutte le ziqqurat che gravitano su questo pianeta. Quanti non lo sperano ancora oggi, forse più che prima? Qui accadrà , ma solo per poco. E sarà proprio in questo breve lasso di tempo che appariranno figure di potere come uno scaltro cardinale, una novizia mal riuscita, un ospite calcolatore e delinquente e una colf che, per amore, si finge ingenua ma come dea che esce dall’acqua sosterrà lo scienziato visionario fino alla fine. E qui i dialoghi, le azioni, i fatti produrranno situazioni ironiche, grottesche, dove affioriranno segreti, minacce e rivolte che congiungono amore e speranza, terrestrità e trascendenza cosicché l’irrefrenabile voglia di vivere e di cambiare le cose si elevano e si incontrano oltre i cirri fondendosi e originando una musica nuova che nessun pentagramma potrà mai esaurire.